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Bio

  

 

Oreste Vancini, nato a Cento (Ferrara) nel 1879, fucilato ad Argelato (Bologna), professore di lettere.

Militante socialista, nel 1907 Vancini fu eletto consigliere comunale a Granarolo Emilia e, dal 1914 al 1920, assessore al comune di Bologna, per il quale curò la realizzazione del giornale La Vita Cittadina.

Dal 1918 e sino all'avvento del fascismo presiedette l'Università Popolare di Bologna. Negli anni del regime, pur essendosi ritirato dall'insegnamento, continuò la sua opera di educatore dando lezioni private.

Già noto come sindacalista nell'Associazione dei Professori prefascista, alla caduta di Mussolini il professor Vancini, con un articolo apparso sul Resto del Carlino, fece un appello agli insegnanti perché ricostituissero la loro associazione.


Durante la Resistenza, Vancini, che era sfollato a Castel Maggiore, fu un attivo animatore della lotta partigiana.


Arrestato dalle Brigate nere con altre nove persone, il professore (al quale a Bologna hanno intitolato una via), fu fucilato contro le mura del Municipio di Argelato. tratto dal sito dell'ANPI 


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